Il cane abbaia e tra i vicini di casa finisce a botte. Alle battute finali il procedimento che vede imputati due uomini, che nell’estate 2020 si azzuffarono per l’abbaio costante dei cani di uno dei due, come riporta il corriere di viterbo..
In seguito alla lite i due si denunciarono a vicenda, finendo entrambi in tribunale l’uno contro l’altro, sia come imputati, sia come parti civili. Ad assistere alla scena una vicina 59enne, che ieri in aula ha ripercorso i momenti della colluttazione.
“Verso l’ora di cena mi affacciai alla finestra per zittire il cane di uno degli imputati che abita in una villetta a schiera al di là della strada che costeggia il condominio dove viviamo io e mio marito – ha raccontato -. In quel momento vidi solo uno dei due colpire l’altro con un calcio allo stomaco e uno alla testa. Così corsi a chiamare mio marito che scese e riuscì a dividerli. Non so chi per primo abbia aggredito l’altro”.
Successivamente è stato sentito il consorte della testimone, anch’egli 60enne, che ha fornito ulteriori dettagli. “Io stavo guardando la tv quando mia moglie venne ad avvisarmi di quello che stava succedendo – ha dichiarato -. Così mi precipitai sotto, li raggiunsi nel giardino e li separai. Ricordo che circa 6 anni fa, il vicinato organizzò una raccolta firme per protestare contro il padrone dei cani che tuttora abbaiano in continuazione”.
In chiusura della seduta uno dei difensori, l’avvocato Ottavio Maria Capparella, ha sollecitato una perizia medico legale sulla certificazione medica relativa ad entrambi gli imputati. Su questa istanza il giudice Rocchi si è riservato di esprimersi nel corso dell’istruttoria.